Espressionismo astratto

Espressionismo astratto

La bussola impazzisce sui campi magnetici di un mare sconosciuto, eppure convinto di aver di fronte a me lo Zenith
Azzerato il mio orologio biologico,ritorno consapevolmente al mio originale dna, credo circa tremila anni fa. Tende di porpora, dietro la porta di micene.odori d'incenso e profumi lontani, mentre ilsuono di un'arpa mi accompagna nel sonno.
Americana (2001) - Acrilico su tela, 100x120 cm
Guardatemi pure dal buco della chiave, ma prego fate attenzione, uno per volta. Notate strabiliati il mio sguardo smarrito, sorridente impaurito. Sono anni che non esco dalla minuscola stanza, vi prego di non parlare, guardate e poi ..andate.

Figurativo Underground

Nella seconda metà degli anni '90 Tommaso si concentra prevalentemente sui lavori su tela, senza dimenticare le esperienze di grafica, pubblicitaria e di moda, e i graffiti del periodo precedete. Grazie a queste, il suo stile artistico è maturato e iniziano a riemergere, rielaborate e metabolizzate, tutte le suggestioni sperimentate. Grande influenza hanno la cultura metropolitana statunitense, le correnti artistiche legate alla fumettistica underground californiana ma anche i lavori di Basquiat e Picasso. Il tutto viene rielaborato in modalità artistiche originali ed inaspettate.

Seduto in poltrona di velluto rosso, ciack si gira, son dentro un talk show, ho fari potenti puntati sui denti. rido beffardo al conduttore,poi faccio un versaccio diretto all regista , lui di risposta abbandona a pista. Shulz paonazzo mi dice eccheccazzo..gli prendo il microfono e lo faccio a pezzeti e col copione ci faccio i razzetti,incollo la gomma sotto il mio posto, vengo ripreso se fumo nascosto,seduto inchiodato sotto il riflettore,mi sento piu' bello di quell'attore,non sono de niro non sono de sica, mi chiamo tommaso,mi chieda mi dica.
Lo chiamavano “torre di gorgonzola”dopo un lungo peregrinare sui ring di mezza europa sbarca in america che lo adotto'. Fu amministrato da un manager senza scrupoli ladro e francese, tale leon see. Primo carnera divenne un mito.non era il pugno alla dinamite che fece di lui un grande, aveva una mascella enorme e non certo di acciaio,le gambone con vistose vene varicose , ed una tecnica rozza ed alcuanto discutibile.peraltro in america si forgio' lo spirito del glorioso gladiatore e ben presto divenne campione del mondo battendo per ko jack sharkey alla sesta ripresa.disse “ offro questa vittoria al mondo sportivo italiano, giubilante e orgoglioso di aver mantenuto la promessa fatta al duce”.cio' che sanno gli italiani che lo hanno conosciuto, e' il suo grande cuore, comparabile solo alla sua stazza.lo immagino cosi', con quegli occhi, reduce di una grande battaglia. Non fu quella volta contro max baer, dove cadde innumerevoli volte e perse il titolo, ne contro il talento emergente che fu joe luis, no, non ebbe quello sguardo li' nella sconfitta. Mi viene in mente un unica circostanza,piu' brutta della piu' cocente delle sconfitte. Il 10 febbraio del 1933 al tredicesimo round stende al tappeto schaas,il quale morira' per ematoma cerebrale quarantotto ore dopo.
Rido a denti stretti,con la bile impastata sotto pelle nel palato. Vedo fumo, lampi e scintille,ditemi perche capi-tano tutte a me.mi han soffiato dalle mani, cio' che piu' ho meri-tato.ti prego,non chiedermi quanta voglia ho, di finirti a kappa-o'.eccomi qua'son sdraiato tumafatto non so cosa ho impattato, di sicuro uno duro tosto grosso e incazzato.e ora chiedetemi perche' rido ancor cosi'.
Sono arrivato, dopo un lungo viaggio da solo nel mare rovente.cristalli scarlatti dal lungo orizzonte, mi lasciano vedere una verde speranza.ho voglia di miele ed acqua di fonte. Raggiungo la sponda piu presto che possa.

Surrealismo

Qui ci sono le impronte del mio gatto
Prima del tramonto,prima del fuoco del mio camino,prima di tutto,vorrei tornare.ho pescato abbastanza,merito il riposo,, negato da tempo, negato da me stesso. Ma ora e' diverso,sono cambiato, ho bisogno di calma, di caldo e di casa, di brodo e di mele, sara' meglio che mi affretti e per questo, non stia piu' a pensare.
L'Approdo #1 (1982, Acrilico su tela)